venerdì, agosto 07, 2009

La Topastra!!!!! Che meraviglia!

Riporto qui un monologo di Stefano Benni, bellissimo!!!

...

Entra Lucia vestita con vestitaccio bigio, con la cintura che pende e un cappelluccio. Vestita da topastra. Sta mangiando un pezzo di cavolfiore. Si ingozza e si pulisce la bocca con la mano, poi vede il pubblico e si annusa la mano, il braccio, le ascelle...

Puzzo?... A me non mi pare... no, dico, proprio puzzare puzzare... non credo...
E sentite un po' cosa m'è successo stamani. Me ne esco dalla fogna per fare un giretto... ci avevo un certo qual appetito... dico: vado al mercato, magari trovo qualche bella verdura marcia, un bel melone fradicio o un bel pezzo di carne frolla di quella che buttan via... oddio, mica sempre la buttan via! A volte ho visto sul bancone certi resti d'autopsia, certi polli lividi, stecchiti...

Be', insomma, stamani mi son fermata dalla mia fornitrice preferita, la pescivendolona, quella bella robusta, quadrata, ci ha due polpacci che sembran colonne di portico... e quatta quatta striscio sotto al suo bancone e aaaaah! (urlo di spavento) che ti vedo? Un mostro, un pesciaccio con l'occhio spalancato, un alieno sbranato, morsicato, con mezza lisca di fuori, puzzolente... insomma una meraviglia!

E lei coi piedi che lo pesta, tràcchete: schizzan via le budella... e lo ripesta, tracchete: via l'occhio... e intanto dice ai clienti: "Tutta roba freschissima, pescata stanotte, l'è viva, l'è viva!".

Ma va', stanotte! Li ho visti io ì camion dei surgelati la settimana scorsa, questa roba l'è fresca come te, cara la mia pescivendolona! E intanto son strisciata proprio sotto la sua sottana... e non mi volto in su perché di robe brutte ne ho già viste abbastanza in vita mia... e gnaffete! Mi prendo in bocca l'alieno, il pesciaccio marcio, e fo per andarmene quando Quella butta l'occhio e...

"Aaaaah! La sorcaccia!"
Sorcaccia, capito? Così m'ha chiamata. Ah, per i nomi c'hanno una delicatezza... la "sorca", la "tarpa", la "pantegana", la "pongaccia", la "mardona"...

E, come se non bastasse, salta sulla sedia di colpo, da schiantarla, e sì mette a urlare: "Ammazzatela, ammazzatela! Che schifo, che schifo! Uh, uh!".

Capito? Che schifo... a me. Una topona elegante, snella, con un bel pelame color noisette... (assume posa da indossatrice, si liscia)

Non avrà la morbidezza del visone, d'accordo, è un po' più abbourriffé... ma è idrorepellente. Se cadete nel canale col visone... giù giù giù giù... fottuti, se cadete nel canale col mio pelo, tornate in su, tracchete, una scrollatina, asciutti come prima!

Dire a me che schifo! Una topona sana, forte, sportiva... (si toglie la giacca e rimane in maglietta tutta buchi) Sì, perché noi là di sotto si è vaccinati contro tutto!

(Si annusa) Be', si farà un certo qual odorino... di chiuso, ma io faccio schifo? Lei allora, la pescivendolona?! Centotrenta chili, la maglietta con sopra Fiorello, lacche, tinture, un chilo di intonaco in faccia, e sparse per tutto il corpo squame di pesce, sangue e ammoniaca, con quei due polpaccioni da centravanti e due ciabatte luride che tiran su tutto il guazzo da terra... ciàcchete ciàcchete... e poi fuma fuma... ciàcchete ciàcchete... e fuma fuma... tossisce tossisce... ciàcchete ciacchete, pu pu scatarra, sputa, splaff... Certi sputi che sembran cotolette! Che ci arrivano in testa a noi, capito?

Ma sarai tu a fare schifo! (urlando inviperita)

A questo punto tutti i bottegai del mercato si son messi a fare la commedia. Un topo! Un topo! Oh, ma che strano! Non se n'erano mai visti da queste parti...

Ma va' là che siamo un condominio di un milione e mezzo nella fogna qua sotto! E il macellaio subito prende una scopa, la scopona vendicatrice, per ammazzarmi, capito? E a me mi tocca scappare, rintanarmi sotto i banconi, in mezzo al liquame, e loro che frugano con la scopa, per massacrarmi...
(Danza, con musica, fuggendo alla scopa)
Finalmente sono in salvo! Mi sono un po' rilassata... sento una signora che dice: "Per forza arrivano i topi, sono attratti dalla sporcizia!". Attratti? Ma che dici? Attratti! Ce la tirate in testa voi la sporcizia, altro che attratti... Sarebbe come dire che a Hiroshima erano attratti dalla bomba atomica!

E il salumiere rincara la dose: "Bestiacce maledette, vivon là sotto e s'ingrassano! Ieri ne ho vista una lunga così".

Ovvia, ma che dovete crescere soltanto voi? Ma tra voi mica dite: "Ieri ho visto la mia amica Carla, aveva nella carrozzina un bimbaccio lungo così!". Anche noi si mangia, si cresce. È la natura. È normale.

O che si deve rimanere topolini a vita? Avete visto troppo Walt Disney, voi!

E c'è pure un bambino con la sua vocetta fresca che dice: "Papà, è vero che i topi attaccano le malattie?". Certamente, voi ce le attaccate a noi e noi ve le ridiamo indietro.

Ma quello che m'ha fatto montare una rabbia, ma una rabbia... una... una... insomma una rabbia, è stato uno che ha detto: "Li vedo sempre nel canale dietro casa mia, nuotano nella merda!".

Allora non ci ho visto più. Sono saltata sul bancone come una pantera. Proprio in mezzo ai gamberetti. Ho fatto volare due sogliole in faccia alla signora, ciac ciac, due schiaffi! E ho gridato: "Oh... Oooooooooooh!".

Ero così incazzata che non riuscivo a parlare. Poi mi son ripresa e ho detto: "Ma il canale, di merda, chi l'ha riempito? Io? No, tu l'hai riempito, col tuo culone, caro il mio giovanottone, e tu bambino col tuo culino, e lei signora pescivendolona con quella parabolica di chiappona che la si ritrova!".

"Ammazzatela!" ha ripetuto la pescivendola.

"Zitta sai!" L'ho fulminata io. "Zitta. T'ho visto che lucidavi i pesci con l'alcol e gli lustravi l'occhio col vetril, per farlo apparire più vispo! In quanto a te, caro il mio macellaio, una volta ti abbiamo rubato venti polpette di macinato. Una strage giù nella fogna. Centoquaranta intossicati a morte, compreso il povero nonno che vomitava e diceva: "Ragazzi, ma dove le avete prese coteste polpette, all'obitorio?". È morto tra gli spasmi, gonfio che pareva un criceto!

E lei signora, con quel suo cane che... pssss... pssss... piscia da tutte le parti, molla per terra montagne di stronzetti, che poi ci si finisce dentro noi col naso! Eppoi l'ho vista con cosa pulisce la sua formaggeria ogni notte, con la Coca-Cola, a fiumi, che quando arriva nelle fogne le fa ribollire, peggio dell'acido muriatico!

E tutta quella schiuma di detersivo che buttate giù? Che i nostri piccini starnutiscono: etcì, etcì... cos'è, mamma, è neve?... Certo, tesoro, è neve... Altro che Walt Disney!"
(pausa)
"Mi sono spiegata? Allora, la facciamo finita con questi appellativi: pongaccia, sorcaccia, pantegana, mardona... ma che è?

Io mica vi chiamo: lardosa, schifosa, bavosa... fracicone, finocchione, lurido ladrone... ecc. ecc.! Insomma di qui in avanti mi dovete chiamare cosi: signora Topa!

Scusi signora Topa - dovete dire - poiché lei mi spaventa, potrebbe gentilmente allontanarsi dai miei piedi?
Ci vuol tanto poco!
Oppure: signora Topa, io lo capisco, che lei abbia fame e voglia fare uno spuntino qui da noi, ma i nostri clienti sono un po'... prevenuti contro i topi, sono un po'... diciamo la parola: razzisti!.,. Potrebbe cortesemente tornare durante l'orario dì chiusura? Le lasceremo qualcosina.
Basterebbe un minimo di civiltà.

Noi si ingoia la vostra merda, zitti e buoni, e si sta di sotto, perché voi possiate dire che qui dì sopra il mondo è pulito... capirai!

Troppo comodo! Ma ora basta. Sennò si viene su tutti insieme e si requisisce ogni cosa: banane, pane, pasta, formaggi, tartufi... sì, anche i tartufi con quell’odorino di fogna... boni! Perché noi siamo tanti e se si viene su tutti insieme, nel vostro bel supermercato pieno d'ogni ben di dio, si fa un macello! Capito? Un macello!"
(pausa)
Silenzio. Avevo zittito tutti.
(pausa)
"Ha ragione!" ha detto il bambino all'improvviso. Come? Non credevo alle mie orecchie.

"In fin dei conti non è poi così brutta," ha detto la signora, "è vero, ha un bel pelame, ci si potrebbe... teoricamente... fare proprio una pelliccia. Ha il colore di un certo visone selvaggio... E poi quel codino, così grazioso... ti ti ti ti!"

"È forte, è tozza, è alternativa. Viene da sotto, dal cuore pulsante dell'underground!" ha detto un ragazzone col giubbotto di cuoio.

"Ho letto che sono molto solidali tra di loro," ha detto un altro con l'aria da professore, "e che hanno un grande senso della famiglia..."

Sarà! Io non ci capivo più nulla!

La pescivendola mi è venuta incontro sorridente e mi ha detto: "Signora Topa, io la capisco, anch'io sono vittima di una cultura fallocratica!". Fallo... che? "Una cultura che insegna alle donne ad avere paura delle sorche. Infatti la parola sorca indica anche, in senso dispregiativo, l'organo genitale femminile. Perciò solidarizzo con lei. Venga pure a servirsi al mio bancone quando crede, frinisca.., barrisca... nitrisca… insomma faccia quello che crede e io le darò ciò che desidera. Che ne direbbe di queste triglie quasi fresche?"

"Ma no, venga prima da me, cara la mia topolina!" ha detto il salumiere.

"Ho una mortadella di Modena, al bacio!"

"Si permette," è saltato su il macellaio, "visto che poco fa ha ricordato quell'increscioso incidente de' porpette guaste, vorrei rimedia' co 'sto ber pezzo de filetto che ritengo degno de su classe e der su gusto!" Si è inchinato e ha cominciato a battere le mani...
(Musica di carillon, balletto-sogno)Incredibile!
Infatti non è vero. È una bugia, un sogno... un sogno che faccio ogni tanto a occhi aperti... il sogno d'esser trattati, per una volta nella vita, con la dignità che si meriterebbe, anche noi... noi là di sotto.
Ha un momento di commozione, tira su e si strofina il naso, poi continua a tirar su annusandosi la mano, guarda di nuovo il pubblico con sfida.Puzzo?
(pausa)Puzzerete voi! Fate un po' come volete e chiamatemi come vi pare, ma ricordatevi: noi si ha pazienza e si ingoian tutti i vostri veleni, ma un giorno...

Un giorno si scoprono i tombini, si levan le sorche! Seicento miliardi siamo! Sì, seicento miliardi di topi messi insieme in tutto il mondo. Capito la cifra? Cazzi vostri... Seicento miliardi di code ritte come baionette! Sentirete un rumorino alla porta... "Caro, ci dev'essere un topo là fuori, vai, ammazzalo con la scopa, presto!" Aprirete la porta... un esercito! Chilometri e chilometri di sorche!
(fa il segno 6 con le dita)
Seicento miliardi. Trecento a testa ve ne toccano!
(si annusa per l'ultima volta)
Puzzo? Come, puzzo? No. Anzi, profumo!

...

Ed ho trovato pure un video interpretato da Elena Vangi, attrice teatrale!

Che bellezza!!!!!
:-)))

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