lunedì, dicembre 07, 2009

Storie di ordinaria amministrazione casalinga!!

Tutto è diventato di tacito accordo, una volta che hai imparato a destreggiarti tra le stranezze di lui e hai raggiunto un accordo con le tue, modificando sia le tue che le sue (uff... che casino!!), tutto diventa normale.
Ma ovviamente c'è voluto del tempo!
Prendiamo la tavola: all'inizio non facevi in tempo a poggiare la forchetta sul piatto, terminata la pietanza, che già era stato accuratamente tutto lavato, asciugato e rimesso nel suo posto precisamente dove doveva stare! Dal canto mio invece, una volta finito di pranzare, era: prima il riposino, poi si sparecchia, dopo un altro po' si mette a lavare e, una volta che si sono ascigati da soli, forse a sera si rimette a posto... ma poi la sera vanno ripresi, quindi perchè rimetterli tutti a posto? E via dicendo.
Ma fortunatamente la convivenza abituale, forzata o voluta e tanto amore, ti aiuta, e mescola le isterie di lui con le tue pazzie, formando un modus operandi idilliaco perfettamente a metà strada!
Una volta abituata poi tutto è normale e anzi, ti ringalluzzisci se l'altro tralascia qualcosina che prima, mai e poi mai, avrebbe lasciato!
Ovviamente ci sono cose che rimangono e che sono terribilmente difficili da eliminare, un po' come le macchie sui vestiti... se prima non le insaponi un po'..!! (Ahahaha... l'ho fatto prima! Ma che c'è da ridere? Mah!)
C'è una cosa che mi solletica e che è il motivo vero e proprio per cui ho scritto 'sto poema, ma niente da recriminare (sapesse quante ce ne ho io signora..!), mi va bene così!
Mio marito (non si chiama Federico, e mi piace perchè fico..!), come diceva una mia collega di teatro matta come un cavallo (Frau Blucher!! Ihihihihi!!!), quando ritira i panni dalla lavatrice si mette, prima di stenderli, a rigirare i calzini per mettterli dritti, uno accanto al proprio compagno. Quando poi vado io a ritirarli (non sempre, ma non per voglia) trovo quelli che erano già rovesciati, dritti e quelli che erano dritti, al rovescio, quando tutti e due e quando uno si e uno no! A me questa cosa fa sorridere (come mi sono ridotta... ma me piace 'a semplicità..!), perchè è una cosa tipica di lui e mi dispiacerebbe che cambiasse, ma nello stesso tempo mi ergo a maestrina (sono io la vera signorina Rottenmeier!!!) e gli faccio notare che la cucitura del calcagno deve stare dentro, non fuori, se poi ci sono le scritte, ovviamente si devono leggere dritte!
Come dire mi contento di poco... ma poi son queste no, le perle della vita?!

martedì, settembre 22, 2009

Le persone cambiano, ma anch'io, sa!?

Allora, avverto, questo è uno sfogo. Invece di tenermelo tutto per me come un gioiello raro e prezioso, ne parlo e mi sfogo du' minuti.
Ovviamente non faccio nomi, cognomi e soprannomi, ma intitolerò le persone con nomignoli piuttosto vicini alla loro immagine ed indole.
E' successo questo.
Diciamo così, sono uscita da una casa, che non è la mia (perlamordiddio!!!), perchè l'affittuaria era sommersa da troppe spese, e non si poteva più accollare anche la mia presenza. Ovviamente non ha usato parole di circostanza, ma ha usato una delicatezza da elefante in gioielleria: un bel giorno m'ha detto che me ne dovevo andare perchè, povera plantigrada ingrata, invece d'investire in portate alla portata di più gente, ha deciso di salaccare gli sventurati. Per carità, scelte di mercato errate, ma del resto io non ho mai fatto l'affittuaria..!
Poi ha fatto una festa, dove non mi ha invitata, ma ognuno è libero di chiamare chi vuole, e non si è più fatta viva, manco un messaggino sul telefonino.
Classico comportamento tutto suo, ma del resto conosco i miei polli, ci sono abituata ormai da anni!!!
Poi siccome la gente non si fa mai i fatti propri, usa riportarmi accaduti e discorsi detti su di me alle mie spalle, per amicizia o per la semplice voglia di farlo.
In pratica l'affittuaria e la sua donna di servizio, arcigna nell'età e nei piaceri della vita ormai dimenticati, più forse altra gente "scelta" che si trovava a transitare in quel momento in quella casa, hanno sentenziato che sono una persona "dispendiosa" e che non facevo niente per meritarmi tale spreco. Peccato che il mio non fare nulla era stato deciso proprio dall'affittuaria e che oltretutto mi passava l'abbeveraggi, facendo la cresta sui miei "dispendi" già decurtati per l'amicizia nei suoi confronti di vecchia data.
Lo so che con molta probabilità non mi sono spiegata molto bene... ma io adesso che dovrei fare???
Aspetterò sul fiume, come il cinese del detto, il passaggio del suo ormai cadavere morente, e credo che infierirò ulteriormente! C'ho fatto pure la rima, che volete di più?
:-)))

venerdì, agosto 07, 2009

La Topastra!!!!! Che meraviglia!

Riporto qui un monologo di Stefano Benni, bellissimo!!!

...

Entra Lucia vestita con vestitaccio bigio, con la cintura che pende e un cappelluccio. Vestita da topastra. Sta mangiando un pezzo di cavolfiore. Si ingozza e si pulisce la bocca con la mano, poi vede il pubblico e si annusa la mano, il braccio, le ascelle...

Puzzo?... A me non mi pare... no, dico, proprio puzzare puzzare... non credo...
E sentite un po' cosa m'è successo stamani. Me ne esco dalla fogna per fare un giretto... ci avevo un certo qual appetito... dico: vado al mercato, magari trovo qualche bella verdura marcia, un bel melone fradicio o un bel pezzo di carne frolla di quella che buttan via... oddio, mica sempre la buttan via! A volte ho visto sul bancone certi resti d'autopsia, certi polli lividi, stecchiti...

Be', insomma, stamani mi son fermata dalla mia fornitrice preferita, la pescivendolona, quella bella robusta, quadrata, ci ha due polpacci che sembran colonne di portico... e quatta quatta striscio sotto al suo bancone e aaaaah! (urlo di spavento) che ti vedo? Un mostro, un pesciaccio con l'occhio spalancato, un alieno sbranato, morsicato, con mezza lisca di fuori, puzzolente... insomma una meraviglia!

E lei coi piedi che lo pesta, tràcchete: schizzan via le budella... e lo ripesta, tracchete: via l'occhio... e intanto dice ai clienti: "Tutta roba freschissima, pescata stanotte, l'è viva, l'è viva!".

Ma va', stanotte! Li ho visti io ì camion dei surgelati la settimana scorsa, questa roba l'è fresca come te, cara la mia pescivendolona! E intanto son strisciata proprio sotto la sua sottana... e non mi volto in su perché di robe brutte ne ho già viste abbastanza in vita mia... e gnaffete! Mi prendo in bocca l'alieno, il pesciaccio marcio, e fo per andarmene quando Quella butta l'occhio e...

"Aaaaah! La sorcaccia!"
Sorcaccia, capito? Così m'ha chiamata. Ah, per i nomi c'hanno una delicatezza... la "sorca", la "tarpa", la "pantegana", la "pongaccia", la "mardona"...

E, come se non bastasse, salta sulla sedia di colpo, da schiantarla, e sì mette a urlare: "Ammazzatela, ammazzatela! Che schifo, che schifo! Uh, uh!".

Capito? Che schifo... a me. Una topona elegante, snella, con un bel pelame color noisette... (assume posa da indossatrice, si liscia)

Non avrà la morbidezza del visone, d'accordo, è un po' più abbourriffé... ma è idrorepellente. Se cadete nel canale col visone... giù giù giù giù... fottuti, se cadete nel canale col mio pelo, tornate in su, tracchete, una scrollatina, asciutti come prima!

Dire a me che schifo! Una topona sana, forte, sportiva... (si toglie la giacca e rimane in maglietta tutta buchi) Sì, perché noi là di sotto si è vaccinati contro tutto!

(Si annusa) Be', si farà un certo qual odorino... di chiuso, ma io faccio schifo? Lei allora, la pescivendolona?! Centotrenta chili, la maglietta con sopra Fiorello, lacche, tinture, un chilo di intonaco in faccia, e sparse per tutto il corpo squame di pesce, sangue e ammoniaca, con quei due polpaccioni da centravanti e due ciabatte luride che tiran su tutto il guazzo da terra... ciàcchete ciàcchete... e poi fuma fuma... ciàcchete ciàcchete... e fuma fuma... tossisce tossisce... ciàcchete ciacchete, pu pu scatarra, sputa, splaff... Certi sputi che sembran cotolette! Che ci arrivano in testa a noi, capito?

Ma sarai tu a fare schifo! (urlando inviperita)

A questo punto tutti i bottegai del mercato si son messi a fare la commedia. Un topo! Un topo! Oh, ma che strano! Non se n'erano mai visti da queste parti...

Ma va' là che siamo un condominio di un milione e mezzo nella fogna qua sotto! E il macellaio subito prende una scopa, la scopona vendicatrice, per ammazzarmi, capito? E a me mi tocca scappare, rintanarmi sotto i banconi, in mezzo al liquame, e loro che frugano con la scopa, per massacrarmi...
(Danza, con musica, fuggendo alla scopa)
Finalmente sono in salvo! Mi sono un po' rilassata... sento una signora che dice: "Per forza arrivano i topi, sono attratti dalla sporcizia!". Attratti? Ma che dici? Attratti! Ce la tirate in testa voi la sporcizia, altro che attratti... Sarebbe come dire che a Hiroshima erano attratti dalla bomba atomica!

E il salumiere rincara la dose: "Bestiacce maledette, vivon là sotto e s'ingrassano! Ieri ne ho vista una lunga così".

Ovvia, ma che dovete crescere soltanto voi? Ma tra voi mica dite: "Ieri ho visto la mia amica Carla, aveva nella carrozzina un bimbaccio lungo così!". Anche noi si mangia, si cresce. È la natura. È normale.

O che si deve rimanere topolini a vita? Avete visto troppo Walt Disney, voi!

E c'è pure un bambino con la sua vocetta fresca che dice: "Papà, è vero che i topi attaccano le malattie?". Certamente, voi ce le attaccate a noi e noi ve le ridiamo indietro.

Ma quello che m'ha fatto montare una rabbia, ma una rabbia... una... una... insomma una rabbia, è stato uno che ha detto: "Li vedo sempre nel canale dietro casa mia, nuotano nella merda!".

Allora non ci ho visto più. Sono saltata sul bancone come una pantera. Proprio in mezzo ai gamberetti. Ho fatto volare due sogliole in faccia alla signora, ciac ciac, due schiaffi! E ho gridato: "Oh... Oooooooooooh!".

Ero così incazzata che non riuscivo a parlare. Poi mi son ripresa e ho detto: "Ma il canale, di merda, chi l'ha riempito? Io? No, tu l'hai riempito, col tuo culone, caro il mio giovanottone, e tu bambino col tuo culino, e lei signora pescivendolona con quella parabolica di chiappona che la si ritrova!".

"Ammazzatela!" ha ripetuto la pescivendola.

"Zitta sai!" L'ho fulminata io. "Zitta. T'ho visto che lucidavi i pesci con l'alcol e gli lustravi l'occhio col vetril, per farlo apparire più vispo! In quanto a te, caro il mio macellaio, una volta ti abbiamo rubato venti polpette di macinato. Una strage giù nella fogna. Centoquaranta intossicati a morte, compreso il povero nonno che vomitava e diceva: "Ragazzi, ma dove le avete prese coteste polpette, all'obitorio?". È morto tra gli spasmi, gonfio che pareva un criceto!

E lei signora, con quel suo cane che... pssss... pssss... piscia da tutte le parti, molla per terra montagne di stronzetti, che poi ci si finisce dentro noi col naso! Eppoi l'ho vista con cosa pulisce la sua formaggeria ogni notte, con la Coca-Cola, a fiumi, che quando arriva nelle fogne le fa ribollire, peggio dell'acido muriatico!

E tutta quella schiuma di detersivo che buttate giù? Che i nostri piccini starnutiscono: etcì, etcì... cos'è, mamma, è neve?... Certo, tesoro, è neve... Altro che Walt Disney!"
(pausa)
"Mi sono spiegata? Allora, la facciamo finita con questi appellativi: pongaccia, sorcaccia, pantegana, mardona... ma che è?

Io mica vi chiamo: lardosa, schifosa, bavosa... fracicone, finocchione, lurido ladrone... ecc. ecc.! Insomma di qui in avanti mi dovete chiamare cosi: signora Topa!

Scusi signora Topa - dovete dire - poiché lei mi spaventa, potrebbe gentilmente allontanarsi dai miei piedi?
Ci vuol tanto poco!
Oppure: signora Topa, io lo capisco, che lei abbia fame e voglia fare uno spuntino qui da noi, ma i nostri clienti sono un po'... prevenuti contro i topi, sono un po'... diciamo la parola: razzisti!.,. Potrebbe cortesemente tornare durante l'orario dì chiusura? Le lasceremo qualcosina.
Basterebbe un minimo di civiltà.

Noi si ingoia la vostra merda, zitti e buoni, e si sta di sotto, perché voi possiate dire che qui dì sopra il mondo è pulito... capirai!

Troppo comodo! Ma ora basta. Sennò si viene su tutti insieme e si requisisce ogni cosa: banane, pane, pasta, formaggi, tartufi... sì, anche i tartufi con quell’odorino di fogna... boni! Perché noi siamo tanti e se si viene su tutti insieme, nel vostro bel supermercato pieno d'ogni ben di dio, si fa un macello! Capito? Un macello!"
(pausa)
Silenzio. Avevo zittito tutti.
(pausa)
"Ha ragione!" ha detto il bambino all'improvviso. Come? Non credevo alle mie orecchie.

"In fin dei conti non è poi così brutta," ha detto la signora, "è vero, ha un bel pelame, ci si potrebbe... teoricamente... fare proprio una pelliccia. Ha il colore di un certo visone selvaggio... E poi quel codino, così grazioso... ti ti ti ti!"

"È forte, è tozza, è alternativa. Viene da sotto, dal cuore pulsante dell'underground!" ha detto un ragazzone col giubbotto di cuoio.

"Ho letto che sono molto solidali tra di loro," ha detto un altro con l'aria da professore, "e che hanno un grande senso della famiglia..."

Sarà! Io non ci capivo più nulla!

La pescivendola mi è venuta incontro sorridente e mi ha detto: "Signora Topa, io la capisco, anch'io sono vittima di una cultura fallocratica!". Fallo... che? "Una cultura che insegna alle donne ad avere paura delle sorche. Infatti la parola sorca indica anche, in senso dispregiativo, l'organo genitale femminile. Perciò solidarizzo con lei. Venga pure a servirsi al mio bancone quando crede, frinisca.., barrisca... nitrisca… insomma faccia quello che crede e io le darò ciò che desidera. Che ne direbbe di queste triglie quasi fresche?"

"Ma no, venga prima da me, cara la mia topolina!" ha detto il salumiere.

"Ho una mortadella di Modena, al bacio!"

"Si permette," è saltato su il macellaio, "visto che poco fa ha ricordato quell'increscioso incidente de' porpette guaste, vorrei rimedia' co 'sto ber pezzo de filetto che ritengo degno de su classe e der su gusto!" Si è inchinato e ha cominciato a battere le mani...
(Musica di carillon, balletto-sogno)Incredibile!
Infatti non è vero. È una bugia, un sogno... un sogno che faccio ogni tanto a occhi aperti... il sogno d'esser trattati, per una volta nella vita, con la dignità che si meriterebbe, anche noi... noi là di sotto.
Ha un momento di commozione, tira su e si strofina il naso, poi continua a tirar su annusandosi la mano, guarda di nuovo il pubblico con sfida.Puzzo?
(pausa)Puzzerete voi! Fate un po' come volete e chiamatemi come vi pare, ma ricordatevi: noi si ha pazienza e si ingoian tutti i vostri veleni, ma un giorno...

Un giorno si scoprono i tombini, si levan le sorche! Seicento miliardi siamo! Sì, seicento miliardi di topi messi insieme in tutto il mondo. Capito la cifra? Cazzi vostri... Seicento miliardi di code ritte come baionette! Sentirete un rumorino alla porta... "Caro, ci dev'essere un topo là fuori, vai, ammazzalo con la scopa, presto!" Aprirete la porta... un esercito! Chilometri e chilometri di sorche!
(fa il segno 6 con le dita)
Seicento miliardi. Trecento a testa ve ne toccano!
(si annusa per l'ultima volta)
Puzzo? Come, puzzo? No. Anzi, profumo!

...

Ed ho trovato pure un video interpretato da Elena Vangi, attrice teatrale!

Che bellezza!!!!!
:-)))

martedì, maggio 12, 2009

Terza uscita: il giornale di casa mia!

Ecco qua altre perle di saggezza che si sono fatte strada durante gli anni!!
Ovviamente non tutti possono comprendere, cercherò d'essere d'aiuto..!

Nella prima si evidenzia una normale risposta di una nostra amica, la quale soleva rispondere sempre con la solita frase dopo essersi scolorito i capelli, tu le chiedevi, "com'è, come stai?" e lei...



























Ogni sabato sera, dopo la discoteca, finivamo la nostra serata in un bar che sfornava dei panini ripieni di ogni cosa possibile (e non costavano poco..!) e la proprietaria rimaneva sempre colpita dalla nostro trucco e parrucco e per farci un complimento ci disse...



























Durante la ripresa di "Butifull", omaggio a nota fiction televisiva, Jacopo esordì con questa frase...



























E per finire, un editto della nostra amica Stuarda nell'esprimerci il problema dei peli superflui...!



























Ogni riferimento a persone e cose non è casuale!!!!!
:-)))

giovedì, aprile 30, 2009

Secondo intervento edicolante...

Eccomi qua ancora con il seguito del manifesto da edicola!
Dopo quello della Palpi, ecco quello della Santa Severa, nostra amica che lanciò questo messaggio alla vista di due paia di pantaloncini... poi qualcuno l'ha usato ogni volta che in dark voleva evitare d'incontrare persone conosiute..!
Da qui poi potrei poi continuare con un altro editto "Con le amiche, no-oo!!", ma soffermiamoci con questa intanto!
:-)

lunedì, aprile 27, 2009

L'edicola della chiesa accanto!

Mi capita quasi sempre, quando passo da Torre del Lago per andare verso il mare, di dare un'occhiata allo strillone posto davanti alla chiesa, li al semaforo...

Attenzione, lo "strillone" non è altro che quel foglio che sta su da se (piedistallo o semplicemente attaccato) che strilla, appunto, le principali notizie di cui tratta l'intero giornale (vedi per esempio davanti alle edicole quello della Nazione, del Tirreno, o anche del Vernacoliere... ma che leggi, solo Donna Moderna??? Mah!).

Ebbene dicevo, che mi capita spesso di darvi uno sguardo, con estrema curiosità, per divertirmi alle spalle del prete. Non che io ci trovi un così alto divertimento, ma qualcuno dovrebbe dirgli di moderarsi!
Mi spiego: lui (o chi per lui) prende delle frasi dalla bibbia e le mette li a mo' di monito per invogliare i fedeli e incuriosire i nuovi avventori. Questo di per se è interessante, sono ne più ne meno le regole e i trucchi di una buona pubblicità! Ora sinceramente non so se fa effetto, se colpisce nel segno il nuovo discepolo voglioso di religiosità... a me fa tutt'altro effetto!
Mi fa morire dal ridere, ed è diventato quasi un appuntamento che da inizio ad una nuova serata!

Abbiate pazienza, ma quando uno trova la scritta "...Ed io non ho opposto resistenza. Isacco 50", in un paese, non me ne vogliano gli abitanti, ricordato per le varie situazioni e locali LGBTQ, per le frequentazioni delle operatrici del sesso transessuale e non, dove l'ironia del gay la fa da padrone, una scritta del genere allarga l'immaginazione in modo sarcastico! Ma molto sarcastico!

Allora mi son detta: copia subito questa cosa, senza che se ne accorga il monsignore, e metti anche tu qualche strillone a destra e a manca! Ne ho pensata subito una, che ci tengo a dire non è farina del mio sacco, ma una frase di quelle epiche che rimangono sospese e solo chi conosce la persona in questione può capire. Ci tengo a dire però che è una nostra cara amica trans.
Eccolo qua!


Il titolo dello strillone l'ho chiamato così... "La Ripicca" mi piaceva!
;-P

giovedì, aprile 23, 2009

Uomini addosso??? No, solo gatti!!!

Che bello quando arriva sera ed in fondo alla giornata non si aspetta altro che il proprio letto! Lì, sotto le coperte (se siamo in rigida stagione!), con la testa che affonda nel cuscino piumoso e speri solo di dormire ore interminabili, non importa nemmeno sognare, vuoi solo riposarti! Aaaaahhhh...
E invece no!!!
Arriva l'ora di andare a nanna e tu ti incammini per le scale quando vieni sorpassato dai tuoi micetti adorati che si appoggiano miagolettanti sul tuo letto. Messo il pigiamino ed espletati tutti i tuoi doveri nel bagno, apri le coperte e ti insacchi contento quando... miao! Ti richiama a dovere il piccolo Jensy (una spece di "pitbull gattino" di quasi 10 kili!) che prende a marciare su e giù di te obbligandoti a lisciarlo ed accarezzarlo in più modi, mentre ti regala morsotti sulle mani se non lo accontenti a dovere! Terminata la cosa finalmente spegni e ti adagi sperando che il sonno ti colga al più presto. Ma ormai abituato alla pesante presenza dell'altro micetto Serse (anche lui sul solito peso, in un battuffolone di peli!), fai a tempo a girarti su un fianco quando con un balzo sale sul letto e atterra sul tuo stomaco, riportandoti in modo un po' brusco nel mondo degli "svegli". Poi si accomoda dietro di te, con la testa sul cuscino (ovviamente!) ed inizia a ronfare per un'oretta mentre fa la "pasta" sulla tua schiena con le sue zampette puntite.
Intanto il "piccolo" Jensy decide di accomodarsi in fondo appoggiandosi morbosamente alle gambe, restandoci incollato qualsiasi movimento tu faccia. Anzi, se ti muovi troppo, te lo fa notare con un sospiro profondo, della serie "che balle, ma quanto ti muovi!".
Mentre Serse ad una certa ora della notte si "rompe" e decide di accomodarsi nel salotto sul divano o sulla poltrona che sono tutti per lui, Jensy non ti abbondana mai! Anzi, la mattina appena ti svegli da una notte infernalmente gattifera ti aspetta e ti miagola anche un po' irritato della serie "ah, finalmente ti sei svegliato, era l'ora!" e ti accompagna fino alla porta, con sguardi e miagolii vari che ti dicono "allora, mi fai uscire fuori che devo vedere e fare un sacco di cose gatte?!".
Mentre Serse miagola solo per questioni di vita e di morte e ti allarmi ogni volta preoccupato, Jensy è una radio sempre accesa (pare una di quelle donnette petulanti) che continua imperterrita per qualsiasi cosa tu faccia o non faccia!
Detto questo, mi verrebbe da dire "ma chi te lo fa fare?!"
Vero, non lo so nemmeno io! Sono alla mercé dei gatti che si sono impossessati di me, delle mie cose, della casa, ma soprattutto della mia vita!!!
Poi li guardi teneri sulle tue gambe mentre si abbandonano a te (per 5 minuti, poi si sfiano!) che ti fanno dei versetti incredibili e sei costretto a perdonarli per qualsiasi cosa ti abbiano fatto passare. Che debbo dire? Miao!
:-)

giovedì, marzo 26, 2009

La primavera?????

Tutti ad aspettare 'sta primavera che arrivasse e invece niente, il 21 è passato in sordina!!!
E la sera c'è pure la brina!
Oddio... pare una canzone di Zero...
No diciamo che ci aspettavamo un inizio un po' migliore, poichè le giornate si stavano allungatando, erano un po' più calde e gurdavamo gli alberi che stentavano a germogliare, le mimose impazzite che esplodevano come la pentolaccia a carnevale ed i tulipani che colorivano i verdi giardini... mammamia come so' poetica!!! Meglio che molli la bottiglia dell'amaretto, va!
Ma come dico sempre... ci saranno tempi migliori! Già... ma quando arrivano??
Intanto mi godo l'aria fresca mattutina (poichè la sveglia suona tre o quattro volte!) aspettando di lamentarmi per l'eccessiva calura estiva... mai contente, eh?!

mercoledì, marzo 04, 2009

Che GENDER... di locale!

Eccomi qua!!! Mancavo? ... Ah no??? Grrr... ignoranti!!!

Ma poco importa se tanto devo parlare del Gender, il "localo" che abbiamo deciso di aprire noi Drastik Queen con il nostro amico Luigi (detto Gigi... c'avresti mai giurato?! Io no...)!
Si è successo sabato scorso in quel di Cascina (antica cittadina, e bla, bla, bla..) in una parte della struttura del Politeama, il teatro. Il posto non è male, entri e ti ritrovi alle spalle il palco e davanti una scalinata con i terrazzi e in cima il nostro privé... il Queendom (detto anche queenodromo, ovvero uno spazio angusto dove le Drag Queen ci corrono con i tacchi, tra tendaggi e divanaggi, oltre al nostro camerino ovviamente!). Ecco qua una bella immagine dell'insegna, tutta rosso e oro!La serata è iniziata un po' tutta insieme, abbiamo aperto un po' tardino e quindi la folla inferocita è entrata in blocco ed ha occupato tutto lo spazio calpestabile e ... "sedibile" in pochi secondi, pareva la svendita da Tiffany!!
Poi con grinta abbiamo iniziato il nostro spettacolo, ovvero un medley del film "Chicago", dove ci siamo sdate freneticamente!!! Siamo scese dalla scalinata e salite sul palco cantando e muovendoci con la musica, ballando e cantando come stars Hollivudiane... via giù, diciamo che ci siamo impegnate tanto e che le persone l'hanno visto e c'hanno applaudito tantissimo.
Ora... non è mica da ieri che si naviga sui tacchi!
Poi abbiamo dato il via alle danze con l'appoggio canoro di Luisella e di Katiuscia due ragazze meravigliose che t'hanno cantato tutta la sera dei pezzi favolosi anni settanta, ottanta (...anche novanta? ... Mhnn si, mi pare di si!) che hanno smosso la gente e che l'hanno fatta ballare e divertire!
Il tutto annaffiato da roba buona (non c'erano bevande da discunt!) e da tanta voglia spensierata di divertirsi!




Ed io mi sono fatta bioda!!!!!!!!!
Da non credersi eh? I complimenti che m'hanno fatto... troppi... che siano reali??? Mah! Io per adesso mi gongolo, poi si vedrà!

giovedì, febbraio 05, 2009

Facebook, ovvero cosa mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?

Allora, (si lo so che non si inizia un discorso con "allora", ma mi andava... o picchiami!!) è già un mesetto e più che ho iniziato anche con Facebook... mi sono iscritta e ho fatto la mia!
Un continuo tra messaggi, gente che ti chiede di essere aggiunta, che ti manda cuoricini, fiori, test di dubbia natura e moralità dove puoi risultare una "palla di donna" come niente, o essere paragonata a stars cinematografiche di grosso calibro. Persone che ti chiedono continuamente di far parte del loro calendario così da essere avvisate quando è il tuo compleanno (che poi sono sempre in tre a ricordarsene... i soliti per giunta!), che ti chiedono di aderire a gruppi sconclusionati, assurdi o fancazzisti (della serie: non so cosa fare sul posto di lavoro e allora m'invento questa!) ed altri che ti riempiono di richieste per cause terribili (bambini sfruttati, moria di balene, diritti dei disabili, ecc, ecc) dove non puoi per coscienza rifiutarti di aderire.
E tu che fai???

Rimandi a tutti le stesse cose! Anche perchè per visionare cosa ti mandano, devi rispedirle ad altri! E quindi incominci a selezionare tutti quelli che ti capitano, che poi son sempre gli stessi che iniziano per "a", visto che è in ordine alfabetico, e tu contenta e felice godi del tuo operato, del tuo ruzzino nuovo! Ahhhhh.....
Hai proprio avuto una grande idea... si, si!! Ma troncarti le unghie una mezzoretta, no-o?!
Maledetta!!!!!
Poi è come una droga... anzi no... come potrebbe essere se fosse una droga... ti ci metti d'impegno anche per riuscire a capire come funziona e come si fa a creare, a fare ad altri quello che ti è stato fatto a te!!! Poi alla fine ti riesce e contenta come una pasqua andoriana (star trek...) lo ripeti per settimane intere e vai avanti fino all'ennesima potenza, convinta d'essere stata la prima a spargere la novità conosciuta ed ad aver reso felice tutti i tuoi malcapitati amici.
Succede anche che nei posti di lavoro ti blocchino internet o i siti come Facebook, e tu scleri e vai in astinenza perchè non puoi controllare cosa succede e cosa dice tizio e caia... ma allora è una droga!!
E alla fine ti domandi: ma Myspace che fine ha fatto? Pare morto! Ovvero, c'è ancora tanta gente (appena qualche decina di migliaia di milioni...), ma sembra che tutti i tuoi amici e conoscenti si siano "magicamente" spostati con te sull'altro portale, o se ancora non l'hanno fatto ci pensi tu ad avvisarli con continue mail "Vieni su Facebook!". Si perche pare una guerra! Sembra che facciano a gara a darti pagine web dove puoi metterci lo zampino e contattare i tuoi vicini di casa peressere tutti una grande famiglia!
Quasi, quasi gli suono il campanello, che dite... capirà??
Godiamoci un mare di tulipani, è meglio!!!


lunedì, gennaio 05, 2009

Buon 2009... la gallina fa le prove!!!

Finalmente eccomi qua!
Ecco posare il mio piedino 47 nel nuovo anno... il duemilanove!!!
Essendo questo il primo versetto satirico del nuovo anno, non posso che augurare a tutti che sia migliore di quello vecchio! E ce n'è bisogno bimbe, davvero!!!
Non che me la sia passata male, ma meglio non rimembrare oltre e lasciarsi tutto alle spalle. E che spalle (coperte con uno scialle pieno di lustrini)!!!
E allora via in vetta a questo gennaio freddino a far di prove, co-co-dé!!!